Oggi parliamo un po di Macro, o meglio, parliamo di Microfotografia. La microfotografia, è quella branchia della fotografia, atta ad immortalare, dettagli di soggetti che ad occhio nudo non sono visibili. Per raggiungere questo traguardo, si ingrandisce il soggetto fino all’inverosimile, mettendo in risalto appunto, quei particolari a noi “invisibili”, rivelandoci così un mondo a noi sconosciuto. Vi ricordo che la microfotografia, è diversa dalla macrofotografia, pertanto non è sufficiente avere un buon obiettivo macro e scattare foto ad insetti, ci sono infatti numerose complicazioni ed accorgimenti (come la PDC ridottissima, il micro-mosso, la vignettatura, gli spostamenti al micron, ecc…), che non verranno analizzati in questo articolo. Oggi mostrerò solo 3 diversi metodi “economici”, con il quale è possibile scattare microfotografie, analizzandone infine i risultati ottenuti, nonché la comodità di utilizzo.
Per prima cosa, presentiamo il nostro soggetto, che andremo ad ingrandire e subito dopo, passiamo alle varie tecniche di ingrandimento:
Come è possibile notare dall’immagine, andremo ad ingrandire la porzione di codice prodotto, stampato sul retro di questo flacone. Per essere più precisi, ingrandiremo il carattere “0”, che ha una dimensione di poco inferiore al mm (0<1mm). Ora che conosciamo il nostro soggetto, non ci resta che mostrare i 3 differenti metodi di ingrandimento che andremo ad utilizzare, illustrandone i pro ed i contro.
Questo set, molto artigianale, permette un tiraggio di 316.5 mm per Nikon (46.50 + 270), permettendo ingrandimenti davvero elevati. Dal risultato ottenuto, possiamo notare alcune sbavature nella vernice , che non sono assolutamente visibili ad occhio nudo:
Il set appena presentato, è caratterizzato da un elevato rapporto di ingrandimento, nonché da una distanza tra soggetto e parte frontale dell’obiettivo, “accettabile” WD (distanza di lavoro) 1.5 cm. Che permette di lavorare agevolmente con soggetti inermi. Si può notare la totale assenza di vignettatura, dovuta all’elevato diametro del “soffietto” utilizzato (tubo patatine). Ovviamente questo set è privo di automatismo alcuno. Un’altra peculiarità, che nel nostro caso è però un difetto, è caratterizzata dal diaframma utilizzato. In questo set infatti, non è possibile regolare l’apertura del diaframma, visto che ne siamo addirittura sprovvisti. Si lavora quindi con diaframma nullo, nell’ordine di f 1.0.
Questo set, è consigliato per soggetti di “grosse” (10 cm) dimensioni, il rapporto di ingrandimento infatti, non è elevatissimo, anche se la qualità è decisamente accettabile, ed il costo si aggira intorno ai 30€. 10€ per i tubi di prolunga su eBay, senza automatismi e 20€ l’obiettivo 50mm in un qualsiasi mercatino dell’usato:
Ovviamente, l’ingrandimento è nettamente inferiore, ma la distanza da lavoro aumenta fino a ben 5cm, è inoltre possibile manovrare il diaframma agevolmente, in maniera tale da ottimizzare la profondità di campo, così come la nitidezza, per ottenere degli ottimi scatti!
Questo set è ad ingrandimento variabile, da 200 a 300mm circa. Presenta una marcata vignettatura ai bordi, che tende a sparire all’aumentare della focale. Ha una distanza di lavoro a 200mm pari ad 1cm così come a 300mm, anche se, a quest’ultima distanza, possiamo usufruire di un ingrandimento nettamente maggiore e di una scarsissima vignettatura
L’ingrandimento ottenuto è paragonabile a quello raggiunto con il set numero 1, con un po di dettaglio in più nella parte centrale dell’immagine, nonché con la possibilità di utilizzare qualsivoglia automatismo o modalità della propria reflex. Grazie alla CPU dell’obiettivo infatti, saremo in grado di controllare diaframma ed autofocus.
Il più comodo ma ovviamente il più costoso! Tra i set presentati, il numero 3 è certamente il migliore, sia in termini di qualità di immagine, che in termini di praticità e comodità di utilizzo. E’ infatti possibile utilizzare l’autofocus, e le varie modalità della fotocamera (PASM), permettendo così controlli avanzati e focus stacking precisi e comporti da numerosissimi scatti. Certamente i set presentati, sono una rampa di lancio per questo fantastico mondo della microfotografia, infatti, in commercio, esistono soluzioni più efficaci, studiate appositamente per questo genere fotografico, ma ovviamente hanno costi che sono praticamente proibitivi per la maggior parte degli utenti. Chiunque si voglia avvicinare a questo mondo e sia in cerca di informazioni o di un posto in cui condividere le proprie esperienze, non deve far altro che lasciare un commento a questo post. Intanto vi lascio con qualche scatto, in cui è possibile visualizzare i risultati ottenuti con i vari set.
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